Vimercate, nella scuola «Don Milani» gli alunni stranieri raccontano i loro paesi di origine e arricchiscono le conoscenze degli altri.
A Vimercate sono presenti, secondo i dati ISTAT del 2022, 2457 stranieri, ovvero il 9.5% della popolazione cittadina. La maggior parte di queste persone provengono dalla Romania, Albania, Marocco ed Ecuador. In una quinta della scuola «Don Milani» ci sono, in percentuale, più alunni che quelli presenti nel Comune. Ci sono tre alunni del Marocco, uno dell’Ecuador, uno del Perù, e uno che ha un genitore proveniente dalla Romania e uno che ha antenati finlandesi. Gli alunni stranieri hanno trovato in classe un ambiente inclusivo e i rapporti con i compagni sono socievoli. di amicizia e di collaborazione. Questo ha reso più facile la loro integrazione nel paese che i loro genitori hanno scelto come luogo per iniziare una nuova vita. Nel corso degli anni questi alunni hanno reso partecipi i compagni del loro bagaglio di esperienze e conoscenze facendo conoscere i loro paesi, la loro cultura, la loro lingua, i loro cibi, la loro religione e le loro usanze. Così tutti gli alunni hanno potuto con la fantasia, attraverso i racconti dei loro compagni, viaggiare in mondi lontani e capire con maggior chiarezza le difficoltà che le persone straniere trovano quando decidono di stabilirsi in un paese diverso dal proprio e la nostalgia che provano per la loro terra di provenienza. Gli alunni hanno imparato i numeri nelle diverse lingue, come si svolgono le feste religiose negli altri paesi, cos’è il Ramadan, l’utilizzo dell’hennè, e che il tipo di carne che loro mangiano, che ha un sapore diverso dal nostro e deve avere certe caratteristiche. E lo scambio è stato reciproco: gli alunni italiani hanno spiegato agli alunni che provengono da lontano gli usi e costumi del popolo italiano, hanno spiegato i modi di dire, le feste, i cibi che si mangiano qui e che i loro compagni non hanno mai provato. E così si sono accorti che hanno alcune cose in comune e che sono più quelle che li possono unire che quelle che li dividono. Ma le curiosità degli alunni e la loro voglia di conoscenze non si è esaurita e, grazie ad altri due compagni, altre parti del mondo si sono aperte per loro: un alunno che ha studiato alcuni anni negli Stati Uniti e un altro che studia la lingua e la cultura della Cina hanno permesso loro di conoscere altri modi di vivere, altre culture, usi e costumi affascinanti. Accettare e amare le altre culture passa attraverso la conoscenza e quando questa passa dall’esperienza diretta tutto è molto più semplice e più proficuo. La quotidianità, il vivere a stretto contatto, la conoscenza degli altri ha reso più sereno lo stare insieme e ha fatto comprendere agli alunni che tutti sono unici e che questa unicità arricchisce ed è una qualità che rende migliore la vita di tutti.
Intervista ai genitori
L’Italia paese accogliente per gli stranieri Le diverse motivazioni della loro migrazione
Sono venuti nella Penisola in cerca di lavoro o per aver sposato un italiano
Molti stranieri abitano sul territorio italiano e gli alunni si sono chiesti perché abbiano scelto il nostro paese. Hanno preparato una serie di domande da porre ai genitori degli alunni della scuola per conoscere i motivi del loro spostamento. Molte degli stranieri che sono venuti in Italia si sono trasferite qui, hanno raccontato, perché avevano già un parente presente sul territorio che li ha invitati a venire, altri lo hanno fatto in cerca di un lavoro che non trovavano nel loro paese di origine, un’altra perché ha sposato un italiano, comunque tutti perché speravano di dare una vita migliore ai propri figli. Le persone straniere hanno riferito che hanno dovuto abituarsi a un diverso linguaggio, a un clima più freddo, ad abitudini alimentari differenti, a una sanità migliore, a convivere con persone di un’altra religione e a uno stile di vita a cui non erano abituate e che non è stato semplice integrarsi all’inizio. Le persone intervistate sono Italia da 15/20 anni, si trovano bene nel nostro Paese e hanno affermato che la loro vita è migliorata, ma sentono molto la mancanza del loro paese di origine con cui tengono contati stretti .Il loro desiderio più forte è di tornare nella terra in cui sono nati, appena sarà possibile. Sono pazienti, non hanno fretta, e tengono vivo il loro sogno nel cassetto: rientrare in Patria.