Laura Papetti e gli alunni/e della 1°A,
scuola Senza Zaino Ungaretti
I
Se durante gli anni della scuola dell’infanzia le esperienze con i materiali, e dunque con le mani, sono il tramite fondamentale per indagare il mondo e acquisire apprendimenti, succede troppo spesso che alla scuola primaria, con lo spartiacque di una lunga, calda, ma non necessariamente sufficiente estate, ci si ritrovi a dover lavorare immediatamente su quaderni, schede, fogli… insomma nel mondo della bidimensionalità.
Alcuni bambini sono già pronti, e non accusano in modo particolare il colpo di questo brusco cambiamento, anzi ne sono attratti, ma altri – ancora con l’interesse focalizzato sulla materia e sul plasmare ciò che ci circonda, possono correre il rischio di perdere proprio i primi fondamentali passi del percorso didattico e soprattutto coltivare la sensazione che la scuola primaria sia qualcosa di troppo difficile, troppo astratto, troppo lontano dalle proprie curiosità sensoriali…
Ecco perché in prima, quest’anno, abbiamo deciso di affidare concetti quali L’AMBIENTE, i PERCORSI, e altri ancora che hanno a che vedere con le scienze e la geografia, alla sapienza delle mani.
Dopo aver letto la fiaba – nota ai più – di Cappuccetto Rosso, e aver proposto anche una versione che ci ha mostrato la narrazione dal punto di vista del lupo, ecco che prendono forma, con la plastilina colorata, gli ambienti della storia. Qualcuno ha pensato all’ambiente del bosco, altri si sono focalizzati sulla casetta della nonna, altri ancora sul sentiero nel prato fiorito che Cappuccetto percorre, fermandosi a raccogliere i fiori.
La definizione di ambiente, allora, che per i piccoli abbiamo elaborato come: “un luogo di vita con tutti i suoi elementi, compresi piante, animali e persone che esso ospita” non era mai stata tanto vivida e concreta. Sentita con le orecchie, vissuta con il corpo.